Viaggio nella felicità

L’importanza delle relazioni umane

Coltiviamo le nostre amicizie, i rapporti coi familiari, le relazioni sentimentali.

Perché? Innanzitutto perché le relazioni umane ci fanno bene alla SALUTE.

Uno studio condotto da Myers nel 2000 ha dimostrato che chi ha legami stretti con altre persone:

1) è meno a rischio di morte prematura

2) ha più probabilità di sopravvivere a malattie gravi, quali il cancro e gli attacchi di cuore, e

3) è meno a rischio di farsi sovrastare da situazioni stressanti.

Inoltre, perché le relazioni umane aumentano la nostra FELICITÀ.

Infatti, uno studio condotto da Diener & Seligman nel 2000 ha dimostrato che le persone “molto felici” hanno molti amici stretti, molti legami con la propria famiglia e migliori legami sentimentali, mentre le persone “molto infelici” si trovano nella situazione opposta, hanno poco di tutto questo.

Non solo: le persone “molto felici” spendono molto tempo con i propri amici, la propria famiglia e il proprio partner, mentre le persone “molto infelici” passano molto più tempo della giornata da sole. Quindi anche il semplice fatto di passare del tempo con le persone che ci sono care ha un’influenza notevole sulla nostra felicità.

Vale solo per i legami stretti? No.

Uno studio condotto da Epley & Schroeder nel 2014 ha dimostrato che se le persone vengono poste in 3 condizioni differenti su un treno, nel senso che al primo gruppo viene detto di creare una connessione con uno sconosciuto, tramite una conversazione, al secondo gruppo viene detto di non parlare con nessuno e godersi la propria solitudine, ed al terzo gruppo viene detto di comportarsi come fanno normalmente quando sono sul treno, il gruppo delle persone che creano una connessione con qualcuno riporta di essere nettamente più felice degli altri. Questo, benché ovviamente le persone si aspettino che avvenga esattamente l’opposto, perché tutti abbiamo la sensazione che “staremo meglio se ci facciamo i fatti nostri e non disturbiamo le altre persone”.

E volete saperne un’altra? Anche le persone che “vengono disturbate” dalla nostra conversazione, contrariamente a quanto ci aspetteremmo, sono più felici di quelle che “non vengono disturbate”.  

Quindi anche creare connessioni sociali temporanee, sul treno o per strada, genera felicità. Per noi e per gli altri.

Come mai succede tutto questo? Perché il semplice fatto di essere con qualcuno rende migliori le nostre esperienze.

Pensate che addirittura la semplice condivisione di alcune attività piacevoli, nello specifico mangiare una barretta di cioccolata insieme a qualcuno che a sua volta mangia una barretta di cioccolata, ci fa percepire una felicità maggiore rispetto a compiere quell’attività da soli. E’ quanto è stato dimostrato da Boothby et al. nel 2014. La cioccolata piaceva di più alle persone che la mangiavano con qualcun altro. Incredibile, no? La stessa barretta di cioccolato ci sembra essere più buona per il semplice fatto che la stiamo mangiando in un ambiente in cui anche qualcun altro la sta mangiando, senza che ci sia alcun dialogo tra noi e quella persona.

Se questo è quanto, immaginate l’infinita maggiore ricchezza di guardare un film col proprio partner, andare a cena con un amico o fare una passeggiate in compagnia.

Le connessioni sociali rendono la ricchezza della vita ancora più ricca.

Io vado a prendere un caffè con un’amica, buona domenica!

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